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GIOVANNI COLOMBO E IL SUO TEMPO.
Statura e originalità di un maestro e un pastore.

IL CONVEGNO ALLA BIBLIOTECA AMBROSIANA PER L'ANNO COLOMBIANO

Milano, martedì 6 novembre 2012

L'Arcivescovo Cardinale Angelo Scola, ha partecipato al Convegno durante il quale Mons. Inos Biffi è stato nominato Dottore honoris causa della Biblioteca Ambrosiana.

Galleria fotografica del Convegno

LA CRONACA DEL CONVEGNO

Colombo Clerici così lo ha ricordato nel corso del convegno: “Era un uomo dalla vocazione di fede innata, come diceva mio padre che lo conosceva fin da bambino, serena e comunicativa.  Ricordo stampate nella memoria le sue parole, in occasione di una visita che gli facemmo, con tutta la mia famiglia,  quando, ormai malato da tempo, viveva nel Seminario di corso Venezia.

Nell’abbracciarci per il saluto di commiato gli uscì spontaneamente dalle labbra : “Spero che Dio mi accolga, come accoglie coloro che gli sono stati fedeli” ” 

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Nella sua prolusione introduttiva il Card. Angelo Scola ,  tratteggia la figura del Cardinale Giovanni Colombo.

Nel corso della cerimonia Mons. Inos Biffi insignito del titolo di Dottore honoris causa della Biblioteca Ambrosiana.

Intervento di Mons. Claudio Stercal che lumeggia il profilo spirituale del Cardinale Colombo.

Presenti il Cardinale Arcivescovo di Milano Angelo Scola, il Vicario Generale Vescovo Mario Delpini ed il Vicario Mons. Gianni Zappa che seguirà, tra l’altro, il neocostituito Istituto di Storia della Chiesa Ambrosiana.

Coordinatore dei lavori mons. Franco Buzzi, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana.

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Martedì 6 novembre, nel quadro del Convegno dedicato al card. Giovanni Colombo nel CX anniversario della nascita (1902-2012), il card. Angelo Scola ha nominato mons. Inos Biffi Dottore honoris causa della Ambrosiana.

Don Inos Biffi è docente e direttore dell’Istituto di Storia della Teologia (da lui fondato) presso la Facoltà di Teologia di Lugano e docente ordinario emerito di storia della teologia medievale e di teologia sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (Milano).

Presiede l’Istituto per la Storia della Teologia Medievale di Milano. Nell’ambito del medioevo è autore di numerosi volumi sui teologi dei secoli XI, XII e XIII. È dottore aggregato della Biblioteca Ambrosiana. Larga parte della sua attività è anche dedicata al campo della liturgia, particolarmente di quella ambrosiana, della quale ha curato la riforma. Collabora alle principali riviste teologiche, tra cui “La Scuola Cattolica”, “Teologia”, ”Communio” e “Rivista Teologica”    

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Il Cardinale Giovanni  Colombo nacque a Caronno Pertusella (Varese) il 6 dicembre 1902.

Giovanni cominciò a distinguersi per la sua intelligenza già nelle prime classi elementari.

Da alunno del ginnasio nel Seminario di S. Pietro Martire a Seveso, passò poi al Seminario liceale di Monza, per proseguire in seguito gli studi di teologia nella Sede del Seminario di Corso Venezia a Milano.

 Il 29 maggio 1926 fu ordinato sacerdote in Duomo dall’allora cardinale Eugenio Tosi.

Subito dopo l’ordinazione sacerdotale si laureò in teologia (1926) e iniziò a frequentare l’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove si laureò in lettere nel 1932.

Nel 1939 il cardinale Schuster lo nominò rettore del Liceo Classico del Seminario nella nuova sede di Venegono inferiore. 

Nel 1953 lo stesso arcivescovo lo nominò Rettore Maggiore dei seminari milanesi.  

Nominato da Giovanni XXIII ausiliare dell’arcivescovo di Milano, ricevette la consacrazione episcopale in S. Ambrogio il 7 dicembre 1960 dal card. Giovanni Battista Montini e scelse come motto episcopale “Veritas et amor”.

Giovanni Colombo, fece parte della Commissione preparatoria del Concilio Vaticano II per i seminari e le università degli studi, portandovi il contributo della sua cultura ed esperienza.

Fu padre conciliare, prima come Vescovo ausiliare e poi come Arcivescovo: il 10 agosto 1963 Papa Paolo VI (eletto papa il 21 giugno dello stesso anno) lo nominò suo successore alla cattedra dei santi Ambrogio e Carlo e lo creò cardinale il 25 febbraio 1965.

Terminato il Vaticano II, indisse un sinodo diocesano (il 46°) per applicare le indicazioni conciliari.
Fu un sinodo impegnativo, che si protrasse dal 1966 al 1972. Ne scaturì la decisione di conservare, pur riformandolo, il Rito Ambrosiano; di riorganizzare la Diocesi nelle attuali Zone Pastorali e nei Decanati; di istituire il Consiglio Presbiterale Diocesano (1969) e il Consiglio Pastorale Diocesano (1973); di proporre all’inizio dell’anno pastorale un programma comune a tutta la diocesi: di qui le Lettere Pastorali promulgate ogni anno l’8 settembre, festa della Natività di Maria, cui è dedicato il Duomo di Milano.

Il cardinale Colombo dovette affrontare problemi pastorali di notevole spessore, legati alle conseguenze dell’ inurbamento massiccio di quegli anni seguiti al boom economico.

Basti un dato: nel 1963 (anno del suo insediamento nella Cattedra di S. Ambrogio) la diocesi contava 3.989.331 abitanti, nel 1979 (quando si dimise) la popolazione diocesana era cresciuta fino a raggiungere quota 5.124.906 abitanti.

Il suo episcopato fu caratterizzato dalle vicende drammatiche del cosiddetto Sessantotto e del terrorismo.

Giovanni Colombo fu tra i primi ad accorrere presso la Banca dell’Agricoltura in Piazza Fontana, dove si trova il Palazzo Arcivescovile, dopo l’esplosione della bomba che iniziò la stagione del terrorismo italiano (12 dicembre 1969).

Contestazioni e violenze continuarono anche negli anni successivi, in occasione della approvazione  del referendum riguardante la legge sul divorzio (1 dicembre 1970, referendum 12 maggio 1974) e di quello sull’aborto (6 giugno 1978, referendum, 18 maggio 1981).

Egli dovette inoltre affrontare opere impegnative quali il restauro del Duomo (di cui sembrava compromessa la statica dopo i lavori della metropolitana ) del Seminario di Corso Venezia, che risaliva ai tempi di san Carlo Borromeo (XVI secolo) e dell’ Arcivescovado.

Achille Colombo Clerici ricorda: “Conservo tra le cose care e per me preziose un blocchetto di legno sicuramente quasi millenario sul quale si legge, sbiadita dal tempo, un’iscrizione a fuoco:

” + Ligneam hanc memoriam, ex laricibus quibus  S. CAROLUS BORROMAEUS A.D. MDLXIV – MDLXX  episcopalem domum contignavit, JOANNES S.R.E. CARD. COLOMBO Mediolanensium Archep. amicis donat A.D. MCMLXXVI ”

E’ uno dei pezzi delle travi di quell’edificio, che il Cardinale aveva fatto ritagliare, per lasciarli in ricordo alle persone più vicine.”

Giovanni Colombo consacrò 157 nuove chiese.

Fondò il movimento della terza età (la definizione è sua ) e l’ Università della terza età che porta il suo nome.

Sono rimasti memorabili anche i suoi Discorsi alla città, tenuti la vigilia della solennità di Sant’Ambrogio nell’omonima basilica. Partecipò ai conclavi per l’elezione di Giovanni Paolo I (agosto 1978) e Giovanni Paolo II (ottobre 1978).

Quest’ultimo il 29 dicembre 1979 accolse le sue dimissioni per motivi di età e di salute.

Giovanni Colombo si ritirò nel Seminario di Corso Venezia, da lui fatto restaurare, dove svolse un’intensa attività culturale e pastorale al servizio della diocesi ambrosiana e della Chiesa italiana.

Lì si spense serenamente il 20 maggio 1992.

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