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DISCORSI ALLA CITTA' DI MILANO nella Solennità di Sant'Ambrogio,

dal 1963 al 1978

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Tutti i discorsi di Sant'Ambrogio partono dall'ammirata contemplazione della figura del Santo, persino un po' idealizzato,  e dalla persuasione del suo insegnamento è capace di essere una lezione viva e penetrante di attualità: l'Arcivescovo vi attingeva con acutezza e abilità l'insegnamento pertinente per le diverse categorie di persone che ogni anno rappresentavano la cittadinanza, ma soprattutto  si ispirava ad Ambrogio per illuminare e risolvere i gravi e persino drammatici problemi che via via nella Chiesa e nella "Città" si venivano ponendo durante quegli anni.

(Inos Biffi, in Il Cardinale Giovanni Colombo, ed. Jaca Book)

San Vittore in Ciel d'Oro, Basilica di Sant'Amborgio: mosaico con il ritratto più antico del vescovo Ambrogio.

"Il primo dovere dell’Apostolo

e quindi del Vescovo a suo successore

- secondo il comando del Signore - 

è di evangelizzare gli uomini,

cioè di cristianizzarli,

di far loro conoscere ed amare Cristo,

unica verità che salva e libera

da ogni schiavitù di errore,

di menzogna e di male."

                                                                                                               G. Colombo

DICONO E SCRIVONO DI LUI
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